SCHEDA NAZIONALE INFORTUNI SUL LAVORO DA COVID-19. IL NUOVO RAPPORTO INAIL CON I DATI AL 30 APRILE 2021.

Le denunce di infortunio pervenute all’Inail al 30 aprile 2021: l’individuazione dei casi, il periodo di osservazione e il contesto nazionale nella nuova scheda nazionale degli infortuni.

Il rapporto evidenzia come l’effetto vaccini abbia avuto un effetto positivo sui contagi: nell’ultimo trimestre i contagi sul lavoro da Covid-19 sono in calo nella sanità e assistenza sociale. Tra febbraio e aprile l’incidenza dei casi di infezione tra il personale che opera nella sanità e assistenza sociale è tornata ai livelli dell’estate 2020. In aumento quella di altri settori produttivi, come trasporti, servizi di alloggio e ristorazione, commercio e servizi di informazione e comunicazione, che raccolgono un quarto delle denunce. Dall’inizio della pandemia alla data dello scorso 30 aprile, le infezioni di origine professionale segnalate all’Inail sono state 171.804, di cui 600 con esito mortale

Il monitoraggio alla data del 30 aprile 2021 rileva:
171.804 denunce di infortunio sul lavoro da Covid-19 segnalate all’Inail dall’inizio dell’epidemia, circa un quarto del totale delle denunce di infortunio pervenute da gennaio 2020, con un’incidenza del 4,3% rispetto al complesso dei contagiati nazionali comunicati dall’ISS alla stessa data.
Rispetto al monitoraggio del 31 marzo 2021 (165.528 denunce) i casi in più sono 6.276 (+3,8%), di cui 2.199 riferiti ad aprile, 1.642 a marzo, 501 a febbraio e 581 a gennaio di quest’anno; 499 a dicembre, 451 a novembre e 297 ad ottobre scorsi; i restanti 106 casi sono riconducibili agli altri mesi del 2020 (il consolidamento dei dati permette di acquisire informazioni non disponibili nelle rilevazioni precedenti).

Il dettaglio per classe di età mostra come il 42,4% del totale delle denunce riguardi la classe 50-64 anni. Seguono le fasce 35-49 anni (36,7%), under 35 anni (18,9%) e over 64 anni (2,0%).

L’analisi territoriale, per luogo evento dell’infortunio, evidenzia una distribuzione delle denunce del 43,5% nel Nord-Ovest (prima la Lombardia con il 25,8%), del 24,5% nel Nord-Est (Veneto 10,6%), del 15,0% al Centro (Lazio 6,4%), del 12,4% al Sud (Campania 5,6%) e del 4,6% nelle Isole (Sicilia 3,0%).

Leggi il comunicato stampa INAIL sul report.

Scarica il report INAIL con i dati al 30 aprile 2021.

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