Infortunio da COVID-19. L’importanza della documentazione per garantire la tutela giuridica del datore di lavoro.

Infortunio da COVID-19 (settore sociosanitario). L’importanza della documentazione per garantire la tutela giuridica del datore di lavoro.
Sono sempre di più i casi di infortunio da covid-19 che finiscono sui banchi dei Procuratori della Repubblica. Il datore di lavoro, il titolare dell’azienda è la persona chiamata a rispondere anche penalmente in questi casi. In caso di condanna le pene possono arrivare alla reclusione e alla chiusura dell’azienda.

L’ATS e l’Ispettorato del Lavoro di Bergamo hanno elaborato una lista dei documenti da esibire in casi di denuncia. Tutti questi documenti sono stati richiesti, entro 30 giorni, in un recente caso in mano alla Procura delle Repubblica di Bergamo. La documentazione è propedeutica alla verifica dell’applicazione dei protocolli aziendali covid. La non presentazione della documentazione e la non applicazione dei protocolli, così come la mancanza di una corretta comunicazione in azienda, avrà pesanti ripercussioni sull’azienda stessa e sul datore di lavoro.

 

Elenco della documentazione/informazioni da richiedere all’azienda che possono descrivere l’organizzazione e i provvedimenti adottati:
1. Documento di valutazione dei Rischi (o stralcio del documento) con particolare riferimento all’aggiornamento della valutazione rischio da contagio da virus SARS-CoV-2 (se effettuata) e/o Piano di intervento predisposto per gestire tale emergenza riportante la descrizione delle misure tecniche, organizzative e procedurali adottate;
2. Reperti fotografici degli apprestamenti anti contagio posti in essere nei vari reparti (barriere, segnaletica, nastri identificativi delle distanze a terra, cartelli di avviso, obbligo e divieto) o in alternativa, relazione che descriva gli apprestamenti posti in essere;
3. Elenco dei dispositivi anti contagio posti a disposizione dei lavoratori e le istruzioni fornite per il loro utilizzo razionale, specificando circostanze e modalità d’uso (mascherine, guanti, visiere, tute, calzari ecc.). Si chiede di fornire le fatture o altra documentazione attestante l’acquisto o gli ordini di acquisto in essere;
4. Fornire schede tecniche ed eventuali certificazioni dei DPI acquistati o in alternativa altra documentazione scritta acquisita dal fornitore e descrittiva delle caratteristiche d’uso del Dispositivo, capacità di filtrazione ecc…);
5. Attestazione di aver provveduto alla formazione del personale per l’utilizzo dei DPI (almeno delle mascherine). Per verificare l’adeguatezza dei contenuti della formazione effettuata, potrà essere utilizzato il video presente al seguente link: https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/multimedia/video-gallery/videogallery-tutorial-conoscere-rischio.html (Si specifica che questo video non costituisce attività di formazione né addestramento, ma è semplicemente un documento informativo);
6. Elenco dei prodotti igienizzanti anti contagio covid-19 in dotazione con fatture di acquisto e scheda tecnica del prodotto o fotografia dell’etichetta che ne attesta la rispondenza della composizione alcolica secondo quanto previsto e le caratteristiche d’uso;
7. Elenco delle date delle sanificazioni effettuate sui luoghi di lavoro con descrizione delle modalità operative e dei prodotti utilizzati e, qualora affidata a ditta esterna, eventuale copia della certificazione rilasciata dalla ditta sanificatrice;
8. Elenco degli eventuali appalti attualmente in essere all’interno dell’azienda con il nominativo delle ditte con le quali si sono stipulati;
9. Nominativo e recapito del Medico Competente.

 

Scarica il documento completo dell’ATS di Bergamo, con le indicazioni della verifica del protocollo

 

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