Malattie professionali, il nuovo documento INAIL secondo il modello Malfprof.

L’INAIL ha pubblicato il nono rapporto  sulle malattie professionali, relativo al biennio 2015/2016, risultato di un’attività di ricerca e di monitoraggio iniziata nel 2000.

La rilevazione delle malattie professionali secondo il modello Malprof si basa su un flusso dati che dai servizi di Prevenzione delle Asl pervengono ad Inail Ricerca per poter costituire una base dati utile sia al monitoraggio delle patologie professionali nel territorio nazionale sia nell’indicare le informazioni utili ai fini prevenzionali, definendo le possibili correlazioni o ‘nessi di causa’ tra l’attività lavorativa svolta (in termini di settori di attività economica e di professione lavorativa) e la patologia professionale.

La provenienza delle segnalazioni conferma il ruolo dei medici competenti per quanto riguarda le ipoacusie e quello dei patronati per gli altri gruppi di malattia.

La distribuzione per settore economico e sesso dei casi con nesso causale positivo, ovvero le segnalazioni valutabili per le quali è stato individuato un probabile legame causale tra attività lavorativa e malattia, è guidata dal settore delle costruzioni (22%), seguito dall’agricoltura (11%) e dalla fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo, escluse macchine e impianti (6%). La quota maggiore di casi che riguardano le donne si riscontra nei settori della sanità e altri servizi sociali (14%) e in agricoltura (12%), che risulta in crescita rispetto al biennio precedente.

Le segnalazioni valutabili, ovvero quelle accompagnate da un corredo informativo adeguato sia per l’anamnesi lavorativa che per la diagnosi, riguardano soprattutto le malattie muscoloscheletriche, in crescita e pari al 69% nel biennio preso in considerazione, ma con una quota tra le donne che raggiunge l’87%. Tra i lavoratori over 60, le patologie dell’apparato respiratorio e i tumori hanno un peso percentuale maggiore rispetto alle altre fasce di età, mentre le malattie della pelle figurano al primo posto (31%) tra i lavoratori più giovani. Il 42% dei casi dei lavoratori stranieri riguardano Marocco, Albania e Romania. Quest’ultimo è anche il Paese che ha la maggiore percentuale tra le donne straniere (17%), pari a oltre il doppio rispetto alle altre nazioni.

Approfondimenti:

Portale MALPROF(strumento MalprofStat, con i percorsi di approfondimento nella ricerca e lettura dei casi, e il datawarehouse MaProDw, per l’analisi dei casi di malattia professionale identificati dai servizi di prevenzione delle Asl nel periodo 1999-2018.)

Leggi l’articolo dell’INAIL

Scarica e leggi il nono rapporto INAIL sulle malattie professionali (.pdf 12Mb)

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